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Una voce per le memorie ammutolite
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Il 27 febbraio 2007 Linda Bimbi, responsabile della Sezione Internazionale della Fondazione Lelio e Lisli Basso, ha ricevuto il “Premio per la Giustizia e per la Pace. Guidonia 2007”.
Durante la giornata Linda Bimbi ha incontrato i ragazzi del Liceo Scientifico Ettore Majorana e poi ha partecipato al convegno “Il diritto dei popoli nelle moderne democrazie”.
La visita al Liceo Ettore Majorana è stata l’occasione per Linda Bimbi di aprire un importante momento di riflessione con gli studenti dell’ultimo anno.
La Bimbi ha raccontato la sua storia di educatrice e studiosa che, fuggita dal Brasile sotto la dittatura militare, è diventata colonna portante del Tribunale Russell II sull’America Latina insieme a Lelio Basso.
Dopo l’incontro con gli studenti, presso il nuovo PalaGuidonia di Villanova, è avvenuto il conferimento del premio, andato lo scorso anno a Estela Barnes de Carlotto, presidentessa dell’associazione delle nonne di Plaza de Mayo.
La premiazione ha aperto il convegno “Il Diritto dei Popoli nelle moderne democrazie”, moderato da Andrea Di Palma, capo staff dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco. All’iniziativa hanno preso parte Donato Di Santo, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, Salvatore Senese, presidente del Tribunale Permanente dei Popoli, Franco Ippolito, giudice del Tribunale Permanente dei Popoli, Stefano Marini, vicepresidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Ennio Calabria, pittore.
Proprio alle opere di Ennio Calabria è dedicata la mostra, che termina giovedì 8 marzo, “La storia del Tribunale Russel II, della Fondazione Basso – Sezione Internazionale e del Tribunale Permanente dei Popoli attraverso l’arte l’impegno e i colori di Ennio Calabria” presso la Biblioteca Centrale di Guidonia.
Tra le numerose personalità presenti è stato molto stimolante l’intervento dell’Ambasciatore della Repubblica del Brasile a Roma, Adhemar Gabriel Bahadian.
Linda Bimbi ha affermato che il suo impegno è stato quello di dare voce alle memorie collettive ammutolite: “Lelio Basso, che è stato un maestro per me, mi ha insegnato: ‘daremo la parola a coloro che sono stati costretti da sempre al silenzio’ ed è a loro che dedico questo premio”.
L’evento ha visto la partecipazione di moltissimi giovani e ragazzi delle scuole dell’obbligo e tutti i relatori hanno posto l’accento proprio sull’importanza di un’educazione interculturale da realizzarsi attraverso un impegno progettuale che privilegi modelli educativi e che preveda la trasmissione di conoscenze e atteggiamenti che inducano a stabilire rapporti dinamici tra le culture.
Questo può avvenire attraverso un’approfondita conoscenza dei diritti dell’uomo, attraverso un’analisi concettuale, storica e pratica, anche veicolata dalla presa in esame di testi nazionali e internazionali, come la “Dichiarazione Universale del Diritto dei Popoli” promulgata ad Algeri nel 1976.
Il premio, patrocinato dalla Regione Lazio e organizzato dal Comune di Guidonia Montecelio in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, e le Biblioteche di Guidonia, è stato un momento di incontro e dibattito ma anche di analisi affinché l’impegno progredisca e si diffonda a tutti i livelli, specie educando i giovani alla tolleranza al rispetto dell’altro, alla libertà.
E proprio questo impegno è stato il filo conduttore dell’esperienza di Linda Bimbi come studiosa ma soprattutto come donna resiliente che continua, attraverso il suo lavoro quotidiano e le istanze di cui si fa interprete, a considerare come un valore la spinta ad acquisire nuove conoscenze, e come un valore, forse anche più rilevante, la capacità di progettare ed attuare le novità, il cambiamento.
Raffaele Di Palma
(video a cura di Luca Muzi)
