La Fondazione Basso aderisce al Global Investigative Journalism Network (GIJN)

La Fondazione Lelio e Lisli Basso, con la Scuola di giornalismo Lelio Basso, è felice di annunciare la propria adesione al Global Investigative Journalism Network (GIJN), un’associazione internazionale di organizzazioni giornalistiche senza scopo di lucro, nata per sostenere e rafforzare il giornalismo investigativo in tutto il mondo, con un’attenzione particolare a chi proviene da regimi repressivi e comunità emarginate.

Dalla sua fondazione nel 2003, avvenuta in occasione della seconda Global Investigative Journalism Conference a Copenhagen, GIJN è cresciuta fino ad includere 250 membri in 91 paesi. Oggi, con personale in 24 paesi, lavora in una dozzina di diverse lingue per costruire una rete tra i giornalisti più intraprendenti del mondo, fornendo supporto, strumenti e formazione per affrontare abusi di potere e mancanza di trasparenza.

La richiesta di adesione della Fondazione Basso è stata approvata all’unanimità dal comitato esecutivo di GIJN a gennaio 2024, insieme a quella di altre cinque organizzazioni non profit provenienti da tutto il mondo. “Siamo onorati di accogliere queste organizzazioni che stanno svolgendo un lavoro fondamentale, svelando notizie su argomenti come il cambiamento climatico, la corruzione, le violazioni dei diritti umani, e formando nuove generazioni di giornalisti investigativi”, ha affermato Emilia Díaz-Struck, direttore esecutivo di GIJN. “Il loro impegno per la trasparenza e gli elevati standard giornalistici, molto apprezzato dalla nostra comunità, è fondamentale in questi tempi cruciali per la società e il giornalismo. Siamo entusiasti di vedere la nostra rete crescere”.

“Siamo felici e onorati di collaborare con una così autorevole rete di organizzazioni giornalistiche impegnate a indagare su temi cruciali del nostro mondo”,  ha dichiarato Franco Ippolito, presidente della Fondazione Basso. “La Scuola di giornalismo Lelio Basso è nata nel 2005 con l’idea di formare giovani professionisti al senso critico e alla capacità di indagare. Rafforzare la cultura della democrazia, la trasparenza, la difesa dell’ambiente e dei beni comuni, e dei diritti declinati in modo individuale e collettivo: questa, per noi, è la responsabilità di chi lavora nell’informazione e siamo felici di condividerla con una rete di portata globale”.