12-31 maggio, : “Giovenale per Vlado Gotovac”
ISTITUTO “VLADO GOTOVAC”
e
Ambasciata della Repubblica della Croazia
presso il Quirinale
presentano
LA MOSTRA … “GIOVENALE PER VLADO GOTOVAC”
Moderatore della serata: Prof. Dr. Inoslav Besker
Partecipano
Maestro FRANCESCO SQUARCIA
con intervento musicale alla viola
Sua Ecc. Prof. Dr. DAMIR GRUBISA
Ambasciatore della Repubblica della Croazia
presso il Quirinale
FRANCO SIMONE, attore
recita le poesie di Vlado Gotovac
Maestro GIOVENALE
Medico, autore delle opere artistiche esposte alla Mostra, che s’ispirò sui versi di Vlado Gotovac
Prof. Antonio PETRILLI, autore del libro “Viaggio nell’arte”
La serata si conclude con la recitazione di una poesia di Vlado Gotovac e con l’apertura della Mostra
Roma, 12 Maggio 2016
via della Dogana Vecchia, 5
Vlado Gotovac (1930 – 2000)
L’intellettuale croato, poeta per vocazione, filosofo umanista, letterato, saggista, critico d’arte, oratore, nonché più noto dissidente politico croato in ex Jugoslavia, parlamentare e fondatore del Partito liberale in Croazia.
La sua voce fu alta nel travaglio dagli anni Settanta fino alla guerra che portò la Croazia all’indipendenza. Rimase sempre un combattente puro ed intransigente in difesa dell’uomo, delle sue liberta della democrazia, dei diritti umani, della giustizia sociale e delle diversità dei popoli, che credeva una ricchezza e non un motivo di discordia e di odio fra i popoli
Non sempre trovò sostegno e giustificazione alle sue idee, andando spesso in direzione opposta a quella percorsa dal regime comunista al potere. Preannunciava il drammatico fine di un sistema in crisi, simbolicamente rappresentato dal crollo del Muro di Berlino nel 1989.
Allora Gotovac optò coraggiosamente per una via propria, libera e diversa. Rifiutava qualsiasi compromesso, non volendosi unire ne proseguire il cammino con coloro, quali non erano disposti ai massimi sacrifici. Al riguardo, scrisse: “chi non é pronto a perdere tutto, non merita la nostra attenzione”, nel suo libro, intitolato “La poetica dell’anima”. Divenne un protagonista fra gli outsiders, dando a questo termine sportivo anglo-sassone un significato al tempo stesso sociale, critico e poetico.
Non a caso il suo libro più provocatorio ha per titolo “Annotazioni di un outsider”. Per tale scelta pagherà un prezzo altissimo. Fu incarcerato due volte. Trascorse sei anni dietro le sbarre, duramente condannato dal regime comunista jugoslavo a quattro anni di carcere (1972-1976) più quattro anni di libertà vigilata e, successivamente, soltanto perché ha osato parlare dando alcune interviste ai giornalisti stranieri, tra quelli anche italiani, altri due anni di dura prigionia (1982-1989) più quattro anni di libertà vigilata.
Cosi, separato dalla sua generazione, il nome di Gotovac, come poeta, giornalista e letterato sarà cancellato per decenni da tutte le opere letterarie, dalle antologie di letteratura e poesia, dai libri di testo per le scuole medie-superiori e dai testi universitari, usati presso ie Istituzioni pubbliche jugoslave.
Per quasi due decenni, tra carcere e libertà vigilata, Gotovac visse isolato in silenzio assoluto da dissidente politico, pur non essendo mai stato un politico attivo. Fu condannato come giornalista, mentre era Capo redattore responsabile del giornale settimanale per attualità cultura, arte e scienza “Hrvatski Tjednik” e Capo redattore del programma televisivo per la cultura. Sub) dura condanna per aver avuto il coraggio di scrivere, nei suoi Editoriali, in difesa della libertà individuale dell’uomo, per diritto di esprimersi attraverso la parola pronunciata e scritta, nel promuovere la democrazia e giustizia sociale. In altre parole, fu processato e condannato per “delitto verbale”.