Materiali: Il fondo comprende un cospicuo numero di volumi e periodici pubblicati nell’area anglosassone e nell’Europa continentale da e sul movimento di emancipazione delle donne, di cui testimonia gli sviluppi soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni sessanta del Novecento.
Il nucleo originario, anche se di consistenza limitata, comprende significative pubblicazioni che documentano come la questione del ruolo delle donne sia stata posta con forza in tutti i momenti storici in cui si è innescato un processo rivoluzionario: dalla rivoluzione francese agli eventi del 1848, alla Comune di Parigi e ad altri periodi.
Il fondo include rare edizioni di opere come M. Wollstonecraft, A vindication of the rights of woman (London 1792), opuscoli pubblicati durante la rivoluzione francese (Un mot sur le divorce, Paris 1791) e periodici come “La voix des femmes” (Paris 1848) o “La difesa delle lavoratrici” (Milano, 1912-22).
Origini e storia: Il nucleo originario della raccolta, già presente nella biblioteca personale di Lelio Basso, è stato notevolmente incrementato a partire dalla fine degli anni sessanta ed è in continuo sviluppo. Tale incremento è stato favorito dagli studi di storia delle donne che la Fondazione Basso ha promosso – ospitando tra l’altro la rivista di storia delle donne “Memoria” nel periodo di pubblicazione – e continua a promuovere.
Caratteristiche: La raccolta documenta ampiamente sia le lotte condotte dalle donne per l’emancipazione, sia l’ampia elaborazione teorica che ha preceduto e ha accompagnato tali lotte. La cospicua saggistica americana e inglese e le più importanti testate attualmente pubblicate presenti nel fondo vengono continuamente aggiornate. Insieme a quelli dedicati alla rivoluzione francese e ai partiti e sindacati, il fondo è tra i più consultati della Biblioteca; viene spesso citato, ed è stato utilizzato per diverse tesi di laurea e di dottorato.
Consistenza: Circa 2.000 volumi e parecchie testate di periodici, in costante aumento. L’arco temporale coperto risale alla fine del ‘700, ma la maggior parte del materiale è novecentesca.
La storiografia è consultabile in SBN