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Un ricordo di Giuliano Carlini

Giuliano Carlini, uno dei più antichi protagonisti della storia della Fondazione Basso e del Tribunale Permanente dei Popoli, ci ha lasciato nella notte del 23 settembre.

La sua intensissima attività accademica, politica e culturale ha avuto Genova come luogo privilegiato di espressione e di azione: ma non c’è stato evento nella storia di Via della Dogana Vecchia — dai primissimi anni 70 fino al primo decennio del 2000 (dal Tribunale Russell sull’America Latina, alla Dichiarazione di Algeri, alla costituzione e alle attività della Lega internazionale per i diritti dei Popoli, alla partecipazione ai progetti di ricerca della Fondazione internazionale, all’accompagnamento delle sessioni del TPP) — in cui non siano stati presenti e stimolanti la presenza e il contributo intellettuale e militante di Giuliano.

Saranno in molti, nella sua Genova (e nei tanti paesi europei nei quali lascia amici come lui attivi in stretta connessione con ‘il sistema Basso’), a ricordarlo e a raccontare pezzi della sua biografia.  Noi vogliamo ringraziarlo per un suo contributo che forse, se non lo ricordassimo, sparirebbe per sempre: fu in una piccolissima ed eremitica casetta di Giuliano che, poche settimane dopo la morte di Lelio Basso, i suoi ‘orfani’ (Linda Bimbi, François Rigaux, Salvatore Senese, Piero Basso, Gianni Tognoni …) si riunirono in ritiro per due giorni per dirsi se e come e con quali speranze e prospettive si poteva e doveva continuare.

La storia della Fondazione Basso seguita al Si può, che concluse quell’incontro, rappresenta il ringraziamento collettivo più bello a Giuliano e alla sua vita.

La Fondazione Basso

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