[AUDIO] 20-II-2020: Simone Weil: A partire da “La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”
Rita Fulco e Giancarlo Gaeta leggono
Simone Weil: A partire da “La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”
Coordina: Gabriella Bonacchi
Giovedì 20 febbraio 2020, ore 14:30 -19:00“vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica”
una scuola per la buona politica – 2020
Letture politiche a cavallo tra Primo e Secondo Novecento
(classici apparentemente ”minori”)
I classici che proponiamo di rileggere nel 2020 hanno tutti una straordinaria attualità, perché ci riformulano, in forme diverse, gli interrogativi basilari sui fondamenti del vivere associato e civile, sulle relazioni individuo-società, sui rapporti tra economia e politica, sul futuro del pianeta e, dunque, sulla natura e la qualità delle nostre democrazie. Infatti, emerge una nuova carenza di efficacia delle tradizioni, delle pratiche, delle istituzioni che hanno caratterizzato la moderna civiltà occidentale in senso democratico. Tuttavia, mentre torniamo a interrogarci in termini profondi sul bene e sul male, la carica utopica delle idee fondatrici della modernità – libertà, eguaglianza, fraternità – continua ad agitare le nostre coscienze, riproponendosi come il più forte antidoto che l’umano oppone al disumano. D’altronde, il nostro compito è quello di trarre dai classici spunti per interpretare un presente carico di ombre ma anche di luci, in relazione ai tanti processi di “de-politicizzazione”, di “de-mocratizzazione”, di populismo, in atto ormai da molti anni. Restando vigili sul “principio speranza”, che non muore e, anzi, continua ad agire.
Anche i classici la cui rilettura proponiamo per il 2020 sono molto diversi tra loro – Theodor Adorno, Simone Weil, Bertrand Russel, Herbert Marcuse, Hans Gadamer, Elinor Ostrom – ma hanno tutti mosso critiche radicali agli assetti dei loro tempi, osservando acutamente le trasformazioni del capitalismo, i grandi cambiamenti degli equilibri geopolitici, l’avvento di una fase rivoluzionaria dello sviluppo della scienza e della tecnica, l’esplosione ricorrente di populismi, xenofobie, razzismi, le drammatiche fratture delle due guerre mondiali, la crisi dell’Europa e del suo pensiero, la rinascita ma anche i nuovi problemi del secondo dopoguerra, le cui propaggini si prolungano fino a noi, in particolare oggi sotto forma di crisi ambientale e di devastazione dei beni pubblici e comuni. Non disponiamo ancora di un’attrezzatura concettuale in grado di interpretare in termini storico-strutturali il passaggio d’epoca in corso e nella sua costruzione la rilettura dei classici può esserci di grande aiuto. La nostra ambizione è far funzionare l’interazione teoria/storia sia come quadro sintetico di ciò che possiamo ritenere di sapere, sia come guida a ciò – ed è molto – che abbiamo bisogno di imparare.