Pubblicato il Rapporto 2016 dell’Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa
Nel momento in cui l’Europa continua a raffigurare se stessa come un ingresso vietato alle migliaia di famiglie in fuga dalle bombe in Siria e negli altri paesi colpiti dalla guerra, mentre vengono isolati e quasi abbandonati a se stessi i governi della UE – come la Grecia – che tentano di declinare i principi fondativi del progetto europeo accogliendo i profughi dal Mediterraneo, l’uscita il 7 marzo scorso del nuovo Rapporto 2016 dell’Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa appare come un importante richiamo alla coscienza giuridica e politica del nostro continente. Il Rapporto offre uno spaccato prezioso della giurisprudenza europea nel 2015 in materia di diritti umani, e definisce i limiti entro cui il complesso sistema di giustizia del continente europeo rispetta i principi della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
In Europa, a partire dalla seconda guerra mondiale, il sistema di protezione dei diritti umani si è sviluppato su più livelli, con strumenti diversi e di diversa efficacia. I problemi creati dall’interazione fra i vari ordinamenti, e dalle differenti competenze delle corti europee e nazionali possono essere affrontati soltanto attraverso un confronto costante e una evoluzione progressiva della giurisprudenza. Questa implica la conoscenza degli orientamenti delle Corti europee e nazionali.
Intende rispondere a questa esigenza l’ Osservatorio (www.europeanrights.eu), realizzato dalla collaborazione della Fondazione Basso con importanti esponenti della magistratura europea e del mondo accademico, che raccoglie e analizza le principali deliberazioni e decisioni europee e nazionali sui temi rilevanti per la cultura dei diritti umani nel nostro continente.
Il Rapporto prodotto anche quest’anno dall’Osservatorio – suddiviso secondo i sei capitoli in cui sono raggruppati i diritti riconosciuti dalla Carta: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia – offre una sintesi efficace degli attuali orientamenti giurisprudenziali sui temi più discussi, messi a confronto anche con decisioni di Corti extraeurtopee: dai diritti dei cittadini extracomunitari all’adozione da parte delle coppie gay; dalla sorveglianza elettronica di massa alle questioni di bioetica; dal diritto di asilo al giusto processo. Un lavoro che fa comprendere come, a dispetto delle sue laceranti contraddizioni, l’Europa resta la regione del mondo in cui è più intensa la tutela giuridica dei diritti delle persone.
Il rapporto è scaricabile qui.