Ricerche

Il ruolo delle multinazionali europee in America Latina: tra libero mercato e violazione dei diritti umani

La Fondazione Basso – Sezione Internazionale 

presenta

” Il ruolo delle multinazionali europee in America Latina: tra libero mercato e violazione dei diritti umani”

Finanziato dalla Tavola Valdese con i fondi dell’Otto per mille

 

A cura della dott.ssa Giuliana Pisani

 

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Nel biennio 2007-2008  la Commissione <<Otto per mille>> della Chiesa Evangelica , Unione delle Chiese metodiste e valdesi ha erogato un finanziamento alla Fondazione Lelio e Lisli Basso- ISSOCO, Sezione Internazionale per il progetto: ”Il ruolo delle multinazionali europee in America Latina: tra libero mercato e violazione dei diritti umani”.  Il progetto è stato realizzato dala dott.ssa Giuliana Pisani.
Allo studio teorico si è affiancata la partecipazione a:

–    sessioni del Tribunale Permanente dei Popoli sul tema ”Neoliberal Politics and European MNCs in Latin America and The Caribbeans” (Vienna, maggio 2006; Lima, maggio 2008);
–    attività seminariali con rappresentanti dell’organizzazione olandese TNI, con la rete Europa-America Latina Enlanzando Alternativas;
–    confronti dialettici con docenti in Economia Politica dell’Università Libera di Berlino, Prof. Elmar Altvater, e dell’Università di Camerino, Prof. Roberto Schiattarella.

Lo studio si è proposto di analizzare il ruolo delle consociate imprese europee – del settore agroalimentare, agrochimico, minerario, delle telecomunicazioni, dei servizi pubblici e della finanza – e le conseguenze del loro operato sul sistema politico, sociale ed economico Sud americano. L’elaborato è stato articolato in due parti. La prima parte, ”Multinazionali e globalizzazione”, è stata centrata sull’evoluzione del protagonismo economico delle grandi imprese nelle fasi di sviluppo della globalizzazione – di affermazione (1970-1990), di consolidamento (1990-2000) e di declino (2000) – dedicando  attenzione alle questioni del debito estero e di quello ecologico. Nella seconda parte, ”Multinazionali e diritti umani: violazioni e responsabilità”, è stata formula l’ipotesi di imputabilità alle imprese europee delle violazioni dei diritti umani e in particolare dei diritti sindacali e dell’ambiente degli Stati ”ospiti” sud americani. Approfondendo il principio di responsabilità sociale, affermato nelle linee di condotta delle imprese elaborate dall’OECD, si è rilevato come le questioni di redistribuzione della ricchezza, di bene comune e di sviluppo sostenibile sono subalterne al processo di ”massimizzazione” del profitto. A questo proposito, l’influenza del potere corporativo europeo nel settore finanziario oltre che produttivo latinoamericano ha determinato l’intrusione europea negli affari interni degli Stati latinoamericani in ambito legislativo (liberalizzazione economica), finanziario (progetti commerciali) e tecnico-produttivo (reti di trasporto terrestre e fluviale, di telecomunicazione e condutture di gas e petrolio).

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