Scuola per la buona politica 2020

“vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica”

una scuola per la buona politica – 2020

 

 

Letture politiche a cavallo tra Primo e Secondo Novecento

(classici apparentemente ”minori”)

 

I classici che proponiamo di rileggere nel 2020 hanno tutti una straordinaria attualità, perché ci riformulano, in forme diverse, gli interrogativi basilari sui fondamenti del vivere associato e civile, sulle relazioni individuo-società, sui rapporti tra economia e politica, sul futuro del pianeta e, dunque, sulla natura e la qualità delle nostre democrazie. Infatti, emerge una nuova carenza di efficacia delle tradizioni, delle pratiche, delle istituzioni che hanno caratterizzato la moderna civiltà occidentale in senso democratico. Tuttavia, mentre torniamo a interrogarci in termini profondi sul bene e sul male, la carica utopica delle idee fondatrici della modernità – libertà, eguaglianza, fraternità – continua ad agitare le nostre coscienze, riproponendosi come il più forte antidoto che l’umano oppone al disumano. D’altronde, il nostro compito è quello di trarre dai classici spunti per interpretare un presente carico di ombre ma anche di luci, in relazione ai tanti processi di “de-politicizzazione”, di “de-mocratizzazione”, di populismo, in atto ormai da molti anni. Restando vigili sul “principio speranza”, che non muore e, anzi, continua ad agire.

Anche i classici la cui rilettura proponiamo per il 2020 sono molto diversi tra loro – Theodor Adorno, Simone Weil, Bertrand Russel, Herbert Marcuse, Hans Gadamer, Elinor Ostrom – ma hanno tutti mosso critiche radicali agli assetti dei loro tempi, osservando acutamente le trasformazioni del capitalismo, i grandi cambiamenti degli equilibri geopolitici, l’avvento di una fase rivoluzionaria dello sviluppo della scienza e della tecnica, l’esplosione ricorrente di populismi, xenofobie, razzismi, le drammatiche fratture delle due guerre mondiali, la crisi dell’Europa e del suo pensiero, la rinascita ma anche i nuovi problemi del secondo dopoguerra, le cui propaggini si prolungano fino a noi, in particolare oggi sotto forma di crisi ambientale e di devastazione dei beni pubblici e comuni. Non disponiamo ancora di un’attrezzatura concettuale in grado di interpretare in termini storico-strutturali il passaggio d’epoca in corso e nella sua costruzione la rilettura dei classici può esserci di grande aiuto. La nostra ambizione è far funzionare l’interazione teoria/storia sia come quadro sintetico di ciò che possiamo ritenere di sapere, sia come guida a ciò – ed è molto – che abbiamo bisogno di imparare.

 


 

La Fondazione Basso da anni organizza una Scuola per la buona politica ispirata all’esigenza di favorire la partecipazione democratica di cittadini consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri: una cultura politica tanto più necessaria quanto più complesso è divenuto il nostro sistema politico e istituzionale, inserito in una dimensione sopranazionale e in un quadro internazionale in continuo cambiamento. La scuola, diretta da Laura Pennacchi, ha una struttura molto semplice: un semestre all’anno di incontri mensili a carattere seminariale, che durano un intero pomeriggio: ore 14,30-19.00. Ogni incontro comprende due relazioni seguite da una discussione con interventi programmati e interventi degli iscritti al corso, coordinata da uno dei collaboratori della Fondazione; vi sarà, come negli anni passati, una preventiva fornitura di materiale bibliografico.

Letture politiche a cavallo tra Primo e Secondo Novecento (classici apparentemente ”minori”) è il tema prescelto per il 2020. I docenti fanno parte delle risorse intellettuali interne ed esterne della Fondazione Basso.

La sede in cui si svolgeranno gli incontri sarà, salvo modifiche che saranno tempestivamente comunicate, quella della Fondazione Basso (Via Dogana Vecchia, 5).

Al termine del ciclo di incontri verrà rilasciato un attestato di frequenza. La frequenza minima richiesta per il rilascio del certificato è di 4 incontri su 6.

Iscrizioni

La scuola può ospitare al massimo 60 allievi.

Per iscriversi, è necessario riempire il modulo allegato ed inviarlo, per posta elettronica a: basso@fondazionebasso.it.

La quota di iscrizione è di Euro 150.00, da versare tramite bonifico bancario intestato a Fondazione Lelio e Lisli Basso, IBAN IT18I0100503373000000002777.

Le quote andranno versate solo dopo aver ricevuto la conferma dell’iscrizione da parte della Fondazione.

Termine ultimo per presentare la domanda di iscrizione: 10 gennaio 2020.

Per informazioni:

segreteria Fondazione Basso tel. 06-6879953 – e-mail: basso@fondazionebasso.it

 


Programma

  • Giacomo Marramao e Stefano Petrucciani leggono
    Theodor W. Adorno: A partire da “Minima moralia. Meditazioni sulla vita offesa”
    Coordina: Chiara Giorgi
    Giovedì 16 gennaio 2020, ore 14:30 -19:00
  • Rita Fulco e Giancarlo Gaeta leggono
    Simone Weil: A partire da “La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”
    Coordina: Mariuccia Salvati
    Giovedì 20 febbraio 2020, ore 14:30 -19:00
  • Daniele Archibugi e Giancarlo Monina leggono
    Bertrand Russel: A partire da “Un’etica per la politica. La saggezza dell’Occidente”.
    Coordina: Elena Granaglia
    Giovedì 19 marzo 2020, ore 14:30 -19:00
  • Elena Pulcini e Simona Argentieri leggono
    Herbert Marcuse: A partire da “L’uomo a una dimensione”
    Coordina: Laura Pennacchi
    Giovedì 16 aprile 2020, ore 14:30 -19:00
  • Pietro Costa e Fabio Fossa leggono
    Hans Gadamer: A partire da “Verità e metodo”
    Coordina: Gabriella Bonacchi
    Giovedì 14 maggio 2020, ore 14:30 -19:00
  • Lorenzo Sacconi e Marina Calloni leggono
    Elinor Ostrom: A partire da “Governare i beni collettivi”
    Coordina: Catia Papa
    Giovedì 11 giugno 2020, ore 14:30 -19:00
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