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Appello alle istituzioni europee in ordine all’arresto e alla detenzione di Mahmood Navajaa

Appello alle istituzioni europee in ordine all’arresto e alla detenzione di Mahmood Navajaa

“La recentissima dichiarazione del 10 agosto di Amnesty international, relativa all’arresto di Mahmood Navajaa ha già messo in luce la gravità giuridica dell’ennesimo atto di violazione del diritto internazionale da parte del governo israeliano.
La Fondazione Lelio e Lisli Basso non può che condividere fino in fondo la condanna del comportamento del governo israeliano che continua, a tutt’oggi, la sua strategia di silenzio e di spregio della comunità internazionale.
Vogliamo tuttavia sottolineare con forza un aspetto di questa vicenda che è particolarmente rilevante: l’arresto e la detenzione del coordinatore del movimento BDS nei Territori occupati si configura infatti come un atto programmaticamente provocatorio rispetto alla decisione, di soli cinque giorni prima, della Corte europea dei diritti umani che aveva riconosciuto la piena legittimità e legalità delle attività della BDS.
La documentata arbitrarieta’ dell’arresto e della detenzione appaiono, in questo senso, una grave ed esplicita sfida alle istituzioni europee: un loro silenzio e l’assenza di prese di posizione precise sulle sempre più aggressive politiche israeliane verso i Territori occupati sarebbero un segno drammatico di connivenza con questo attacco diretto e insieme simbolico alla credibilità del diritto internazionale e dei diritti umani.
Chiediamo fermamente agli Organismi competenti della UE di intervenire urgentemente e senza ambiguità in coerenza con la decisione della Corte di Strasburgo che risulterebbe, in caso contrario, espressione di una totale irrilevanza operativa con conseguenze di immagine e di sostanza, aldilà del caso che chiede oggi, non in un futuro indefinito, una risposta capace di riaffermare il primato del diritto. ”

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