Le rivoluzioni russe

Le Rivoluzioni russe

Il movimento democratico russo, animato soprattutto da intellettuali, in genere di cultura cosmopolita, si diede di propri organi di stampa fin da metà Ottocento, sotto l’impulso di pensatori come Herzen e Cernicevskij: giornali di riflessione e dibattito filosofico e culturale oltre che propriamente politico. Fu poi quel grande fenomeno sociale noto come l’«andata al popolo» che mosse la gioventù colta verso le campagne e poi le fabbriche dopo la fine della servitù della gleba (1861), a far nascere i primi giornali di agitazione, tra i quali la «Narodnaja Volja». Il Partito socialdemocratico russo avrebbe poi creato i propri organi di stampa, il più noto dei quali fu l’«Iskra», La scintilla.
Tra il 1905 e il ’17 l’impero zarista fu scosso da tre diversi momenti di generale sommovimento: la «rivoluzione del 1905», che diede vita ai primi soviet o «consigli», e che impose alcune misure di democratizzazione; quella del marzo 1917, che abbatté la monarchia e diede spazio senza precedenti alle libertà politiche; e quella detta di «ottobre» che portò alla nascita dello Stato sovietico. Tutte e tre furono accompagnate da forte effervescenza di idee e di giornali, fino all’irrigidirsi dell’Urss in un regime totalitario.

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