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Premio di studio “Serena Romagnoli”

 

 

 

 

Premio di studio “Serena Romagnoli”

Educazione, organizzazione, riforma agraria popolare e agroecologia nelle lotte del Movimento dei lavoratori senza terra del Brasile.

 

1. La Fondazione Lelio e Lisli Basso e l’Associazione Amig@s MST-Italia bandiscono per l’anno 2019-2020 un concorso per il conferimento di un premio di studio in ricordo di Serena Romagnoli.

2. Il premio, del valore di € 1.500,00 al lordo delle imposte, è destinato a ricercatrici e ricercatori che intendano realizzare un soggiorno di studio in Brasile per approfondire lo studio del Movimento Senza Terra (MST).

3. Sono ammessi a partecipare cittadine e cittadini italiani e stranieri, di età non superiore ai 40 anni, impegnati in percorsi di studio uguali o superiori al livello universitario magistrale ovvero a ricercatrici e ricercatori.

4. L’importo del premio potrà essere utilizzato per le spese di viaggio (anche interne al Brasile) e per le spese di vitto e alloggio presso le varie realtà del MST. è prevista una permanenza di minimo venti giorni, con un soggiorno iniziale presso la Scuola Nazionale Florestan Fernandes del MST – Guararema/San Paolo (ENFF) e successivi spostamenti in base al progetto. Il soggiorno in Brasile dovrà svolgersi, indicativamente, nella primavera del 2020. Il viaggio e le attività di studio saranno concordate con gli enti proponenti il bando.

5. A conclusione del progetto è prevista una relazione sull’attività svolta e sugli esiti dello studio da presentare in una occasione pubblica.

6. Le aree tematiche oggetto dello studio sono:

a) Il lavoro del MST nel campo dell’educazione (anche alla luce della pedagogia freiriana): obiettivi, pratiche, esperienze.
b) La riforma agraria popolare come lotta per un nuovo modello di agricoltura contadina che persegua la sovranità alimentare, l’agro-ecologia e il cooperativismo.
c) La questione amazzonica e la preservazione degli ecosistemi nel confronto tra MST e popoli indigeni e nella ricerca di spazi di dialogo e “convergenza” tra i popoli indigeni e altri gruppi umani minacciati dall’industria agricola e dalle grandi opere.
d) L’organizzazione politica e i movimenti sociali: obiettivi, strategie e prassi del MST nel contesto politico e sociale brasiliano e in rapporto con quello latino-americano.

7. Le candidate e i candidati dovranno presentare, unitamente alla domanda di ammissione al concorso, un progetto di studio di circa 5.000 caratteri corrispondente a una della aree tematiche di cui all’art. 6 e contente adeguate indicazioni sulle fonti, le metodologie e gli obiettivi scientifico-culturali.

8. Ai fini della valutazione costituirà titolo preferenziale la conoscenza del portoghese e, in subordine, dello spagnolo.

9. Le candidate e i candidati dovranno presentare un domanda di ammissione al concorso, in carta semplice e sottoscritta dall’interessata/o, alla Fondazione Basso entro le ore 12 del 16 dicembre 2019 con una delle seguenti modalità: Raccomandata A/R indirizzata alla Fondazione Basso, Premio di studio «Serena Romagnoli», via della Dogana vecchia 5 00186 Roma (farà fede il timbro postale), ovvero Mail all’indirizzo di posta elettronica certificata ippolito.presidente@legalmail.it (l’invio ha valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno se effettuato da un indirizzo di posta elettronica certificata), ovvero consegnata a mano presso la sede della Fondazione Basso in via della Dogana Vecchia, 5 – Roma negli orari 9,00-13,00 e 14,00-17,30 dei giorni feriali.

Nella domanda l’aspirante dovrà indicare:

a) nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, residenza, recapito telefonico e indirizzo e-mail.

Alla domanda di partecipazione dovrà essere allegata la seguente documentazione:

a) un progetto di studio come richiesto all’art. 7;
b) curriculum vitae sottoscritto dall’interessata/o con l’indicazione della conoscenza di lingue straniere;
c) copia di un documento d’identità.

10. Il premio verrà conferito dalla Commissione istituita dai soggetti promotori e resa pubblica attraverso il sito www.fondazionebasso.it previo colloquio con i candidati. Il giudizio della Commissione è insindacabile. L’esito sarà comunicato attraverso il sito www.fondazionebasso.it entro il mese di gennaio 2020.

11. Il premio sarà erogato entro un mese dal conferimento. Il premio è finanziato dalla famiglia di Serena Romagnoli.

Serena Romagnoli è nata a Roma il 26 giugno del 1950. Insegnante di italiano e storia nelle scuole secondarie di secondo grado, ha sempre cercato di formare i suoi studenti a una visione critica della realtà, organizzando occasioni di incontro con esperti/testimoni per l’approfondimento di temi di attualità.

Accanto all’impegno politico militante, sempre presente nel suo orizzonte di vita, all’inizio degli anni Novanta ha cominciato a frequentare la Rete Radiè Resch, un’associazione di solidarietà internazionale fondata nel 1964 dal giornalista Ettore Masina. Attraverso la Rete, Serena si è avvicinata alla solidarietà internazionale, approfondendo la conoscenza della storia e delle problematiche dell’America Latina e della Palestina. Dopo un primo viaggio di conoscenza in Brasile (organizzato dalla Rete) e dopo l’incontro a Roma con un rappresentante del MST, ha contribuito alla nascita, a Roma, del Comitato di appoggio al MST (1996-1997) e, successivamente, dell’associazione Amig@s MST-Italia. Nel corso di vent’anni di attività, in collaborazione e in appoggio al MST, ha organizzato attività di informazione e formazione (a partire dal sito internet www.comitatomst.it), corsi di aggiornamento per insegnanti e incontri di presentazione del Movimento. Negli anni ha accolto diversi esponenti del movimento e due brigate di militanti dell’MST impegnate in percorsi di conoscenza e scambio con il mondo rurale italiano. Ha partecipato al coordinamento dei gruppi europei di appoggio al MST e ha intessuto una rete di relazioni con gruppi e movimenti sociali e contadini attivi in Italia. È coautrice, con Claudia Fanti e Marinella Correggia, del libro La lunga marcia dei Senza Terra dal Brasile al mondo (Emi, 2014), ha tradotto, tra le altre cose, J. P. Stedile, Brave gente. A trajetória do MST e a luta pela terra no Brasil (1999).

Serena ci ha lasciati il 13 giugno 2018 e in suo ricordo e in suo nome la famiglia e Amig@s MST hanno organizzato, grazie al contributo della Fondazione Basso, questo premio in sua memoria.

 

Il Movimento dei lavoratori rurali senza terra del Brasile (MST) è un importante movimento sociale brasiliano nato nel 1984, negli ultimi anni della dittatura militare, per organizzare le lotte dei contadini senza terra del Brasile per la riforma agraria popolare e la giustizia sociale. In 35 anni di occupazioni di terra e di produzione agricola l’MST ha elaborato e messo in pratica linee di azione che coniugano il diritto alla terra con la sostenibilità ecologica, il lavoro con l’educazione. Nella convinzione che il vero nemico sia oggi il modello dell’agro-business – quell’alleanza tra latifondo, capitale finanziario e transnazionali che ha conquistato alla sua causa l’intera struttura dello Stato, appropriandosi violentemente di tutti i beni della natura – il MST indica come unica lotta possibile quella per «una riforma agraria di tipo nuovo che garantisca la democratizzazione non solo della terra ma anche dell’acqua, dei semi, della biodiversità; una riforma agraria che abbia come massima priorità l’utilizzo delle risorse della natura brasiliana per la produzione di alimenti sani per la popolazione». Per combattere l’avanzata inesorabile dell’agro-business, il MST si oppone ai progetti di sfruttamento minerario delle terre indigene e ha accolto quei concetti e quelle pratiche propri della cultura dei popoli nativi (come quello di “agro-foresta”) che hanno garantito la sopravvivenza fisica e culturale dei popoli che nei millenni le hanno adottate.

La grande partecipazione alle occupazioni e la capacità di resistere e opporre un modello produttivo diverso, sono possibili perché il Movimento ha da subito riconosciuto il ruolo fondamentale dell’educazione e della formazione di base e politica. Sono presenti scuole in quasi tutti gli accampamenti e gli insediamenti, perché la liberazione comincia dalla “coscientizzazione”. Nel 2005 l’MST ha inaugurato, nei pressi di San Paolo, la Scuola Nazionale Florestan Fernandes per la formazione politica e tecnica dei militanti del MST e dei movimenti sociali dell’America Latina.

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