Scuola per la buona politica 2019

“Vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica”

Una scuola per la buona politica

2019

Letture politiche del primo Novecento per l’oggi

(dai classici a classici ”da riconoscere”)

 

  • SCADENZA ISCRIZIONI PROROGATA AL 9 GENNAIO

Ancora una volta attingiamo ai classici per illuminare la nostra riflessione e il nostro pensiero. L’intento è quello di trarre da loro spunti per interpretare un presente carico di ombre ma anche di luci. Sono tanti i problemi interni ai processi di “depoliticizzazione” e di “dedemocratizzazione”, sfocianti in varie forme di populismo, in atto ormai da molti anni. A partire dai riequilibri geopolitici con forti componenti identitarie e valoriali che coinvolgono i vari continenti, dall’Asia egemonizzata dal “capitalismo autoritario” della Cina, al Sud America brasiliano e caraibico scosso dal susseguirsi di innumerevoli crisi, all’Africa saccheggiata e al Medio Oriente devastato dalle guerre e dal terrorismo dell’Isis infiltratosi nelle periferie più povere e più turbolente, all’America di Trump (con il suo suprematismo bianco, la paranoia religiosa tradizionalista, il feticismo delle armi, il negazionismo sul deterioramento climatico, l’ossessione della riduzione delle tasse per le imprese e i superricchi), alla stessa Europa, alle prese con la Brexit, l’ingovernabilità crescente di democrazie importanti come quelle tedesca, spagnola, italiana, la riluttanza democratica quando non l’aperta inclinazione fascistizzante dei paesi dell’Est postsocialista. Ma il “principio speranza” non muore e, talora sotterraneamente spesso apertamente, continua ad agire.

 

Per la verità i classici la cui rilettura proponiamo per il 2019 sono poco riconosciuti come tali e molto diversi tra loro – Rosa Luxemburg, Walter Benjamin, Marcel Mauss, Hans Kelsen,  Karl Polaniy, Hans Jonas – ma hanno tutti fornito straordinarie interpretazioni della globalizzazione di fine Ottocento/inizio Novecento, dell’avvento di una fase rivoluzionaria dello sviluppo della scienza e della tecnica, dell’esplosione negli anni Venti e Trenta del secolo scorso di populismi, xenofobie, razzismi – poi sfociati nelle tragedie del nazismo e dei totalitarismi –, delle drammatiche fratture delle due guerre mondiali, della crisi dell’Europa e del suo pensiero, della rinascita del secondo dopoguerra. Il presente manifesta caratteri inediti ma anche antichi, che reclamano un’attrezzatura concettuale in grado di interpretare in termini storico-strutturali il passaggio d’epoca in corso. Solo l’interazione teoria/storia ci permette di far funzionare la teoria in due sensi: come quadro sintetico di ciò che possiamo ritenere di sapere e come guida a ciò – ed è molto – che abbiamo bisogno di imparare.

 

 

Programma

 

Peter Kammerer e  Gabriella Bonacchi leggono

La Rosa Luxemburg di Lelio Basso:  A partire da “Riforma sociale e rivoluzione”

Coordina: Chiara Giorgi

Giovedì 17 gennaio 2019, ore 14,30 -19,00

 

Giacomo Marramao e Massimo Cacciari leggono

Walter Benjamin:  A partire dalle “Tesi sul concetto di storia”  

Coordina: Laura Pennacchi

Giovedì 21 febbraio 2019, ore 14,30 -19,00

 

Elena Pulcini e Francesco Fistetti leggono

Marcel Mauss: A partire da “Saggio sul dono”

Coordina: Gabriella Turnaturi

Giovedì 21 marzo 2019, ore 14,30 -19,00

 

Luigi Ferrajoli e Francesco Riccobono  leggono

Hans Kelsen: A partire da “Dottrina pura del diritto”.

Coordina: Giancarlo Monina

Giovedì 11 aprile 2019, ore 14,30 -19,00

 

Giorgio Resta e Mariuccia Salvati leggono

Karl Polanyi: A partire da “La grande trasformazione”  

Coordina: Elena Granaglia

Giovedì 16 maggio 2019, ore 14,30 -19,00

 

Laura Boella e Roberto Franzini leggono

Hans Jonas: A partire da “Il principio responsabilità”

Coordina: Catia Papa

Giovedì 13 giugno 2019, ore 14,30 -19,00

Share this...
Share on LinkedInShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on TumblrEmail this to someonePrint this pagePin on Pinterest
""